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Il progetto Stagioni della vita aspira consolidare l’identità e il ruolo del Centro Sociale 2 agosto 80, attivando un modello gestionale rinnovato della futura Casa di Quartiere, come custode del territorio e dei saperi – antichi e nuovi. Un presidio di prossimità in grado di incoraggiare e innescare un cambiamento nei comportamenti quotidiani valorizzando competenze e esperienze già praticate, sperimentandone altre sul campo con un focus su agricoltura urbana, consumo critico (cibo sociale e alimentazione, sistema moda, turismo.), economia circolare, ambiente e risorse.

Il progetto punta quindi ad avviare un processo di cambiamento di cui il Centro aspira a essere promotore, innescando un contagio positivo agibile, scalabile e replicabile, per incentivare la consapevolezza di un problema e le azioni per contrastarla, proponendo percorsi di educazione civico ambientali partecipati, intergenerazionali e multiculturali con un approccio positivo che non intende colpevolizzare il destinatario ma renderlo parte attiva nell’individuazione della soluzione tessendo nuove relazioni.

LUOGO: Porto - Saragozza

PROPONENTE: Centro Sociale 2 agosto 80

RETE: ACER - Azienda Casa Emilia-Romagna; ANCeSCAO APS BOLOGNA; ANCI Emilia-Romagna; Associazione Architetti di Strada; Biblioteca “Oriano Tassinari Clò”; Associazione Campi Aperti per la sovranità alimentare; Associazione Che la Festa continui; Cineclub  Bellinzona; Enrico Gabrielli - Perito agrario; Fortitudo per il Sociale APs;  Housatonic Srl; IC8 Bologna; Legambiente L’Arboreto APS;  Progetto Europeo LIFE 4 Pollinators; Lo Scoiattolo Coop. sociale; Progetto di riparazione e cura Penelope recupera; R.U.S.KO APS; Giuseppina Siotto; SUNIA Bologna; Alessandra Bonoli - Coordinatrice living lab “Terracini in Transizione”; Università Verde di Bologna APS - Centro Antartide; Associazione YODA - Festival IT.a.CA’.

Il progetto prevede di riconvertire una sala utilizzata come magazzino in spazio dedicato alla musica e all’espressione creativa. Il progetto sperimentale “Sala Bosso” trova sede all’interno del Beltrame-Sabatucci, dedicato a persone in grave disagio sociale.

La sala vuole essere un luogo aperto e risorsa per il territorio. In particolar modo, il target di riferimento è la fascia giovanile che in questi anni ha animato il centro di accoglienza.

La prima parte del progetto prevede l’autocostruzione dello spazio fisico predisponendolo ad accogliere attività musicali, una sala prove e la creazione di una radio comunitaria. La sala verrà costruita insieme agli ospiti della struttura tramite il progetto “Ciap. Ciappinari di Quartiere”, nato all’interno dei Laboratori di Comunità.

La seconda parte del progetto prevede l'apertura dello spazio alle collaborazioni. La metodologia sarà quella della progettazione condivisa, in modo da rendere lo spazio catalizzatore di relazioni con il territorio. Con ogni realtà sarà creato un piccolo progetto di restituzione alla comunità (laboratori aperti, eventi). Questa collaborazione tra interno ed esterno renderà lo spazio mutevole, capace di modellarsi sulle esigenze e i desideri della comunità, evolvendosi con essa.

L’idea progettuale nasce dall’esigenza di avere uno spazio dedicato alla musica e all'arte per creare connessioni e nuovi modi di comunicare. Allo stesso tempo, il periodo di emergenza sanitaria ha reso ancora più evidente il bisogno di mantenere una dimensione di scambio ed incontro con l’esterno, sia per garantire alla popolazione fragile del centro di rimanere attiva sia per contrastare il rischio di isolamento

LUOGO: San Donato - San Vitale
AMBITO: Creatività Urbana
PROPONENTE: Società Dolce
RETE: Il Laboratorio di Comunità BelleTrame, Palestrina Popolare, realtà del tavolo di progettazione partecipata Cirenaica del Quartiere San Donato - San Vitale
OBIETTIVI: creare nuove collaborazioni con cittadini ed associazioni, sperimentare nuove modalità di progettazione; offrire un luogo di espressione e sperimentazione per i giovani in un momento di difficoltà economica e sociale; diventare Comunità Educante; superare gli stereotipi, aumentare gli spazi di condivisione e creatività

Il progetto prevede la nascita di una Microarea nella zona Pescarola, costituita da una equipe composta da un infermiere e due assistenti sociali di prossimità che, attraverso un presidio territoriale nel comparto ERP, collaboreranno con i cittadini fragili e il terzo settore del territorio.

Al presidio territoriale si affiancheranno laboratori e attività sul tema della salute pubblica e convegni su modello microarea. I residenti del comparto ERP Agucchi-Zanardi saranno invitati a prendere parte al processo di co-progettazione di laboratori tematici e di giornalismo di strada, approfondire il funzionamento del modello Microarea e a valorizzarne la sua efficacia tramite incontri pubblici e laboratori tematici. Inoltre, si supporterà la relazione tra il Comitato dei Cittadini Residenti del comparto ERP e le istituzioni ACER e Q.re Navile. Infine, tramite una serie di incontri pubblici, il progetto si rivolge alla cittadinanza di Bologna, a professionisti e dirigenti nell’ambito dei servizi sanitari e sociali, ai decisori politici e a chiunque sia sensibile e interessato ad approfondire e promuovere il modello Microarea e le sue varie declinazioni.

L’idea si pone in continuità con il lavoro di promozione della salute che il CSI-APS svolge dal 2015 sul territorio di Pescarola, con gli abitanti del Comparto ERP Agucchi- Zanardi, con le associazioni del territorio e con le istituzioni sociali e sanitarie territoriali. In

un periodo nel quale l’attuale pandemia sta incrementando le diseguaglianze socioeconomiche e di salute, si vuole supportare la cittadinanza più fragile, portandola in relazione con la costruzione di innovative politiche sociosanitarie di prossimità ed evitando  azioni invasive come ricoveri, allontanamenti familiari, problematiche strutturali negli edifici ERP.

LUOGO: Quartiere Navile
AMBITO:Benessere di comunità
PROPONENTE: Centro di salute internazionale e interculturale CSI-APS
RETE: Comitato dei Cittadini Agucchi- Zanardi; CVL; associazioni di Pescarola; Teatro dei Mignoli; Quartiere Navile; area Welfare e Benessere di Comunità; AUSL, Dipartimenti di cure primarie, di salute mentale; Microaree di Trieste (Coop. La Collina); Acer Bologna; Università di Bologna (Ivo Quaranta); Lancaster University (Jannie Popay); Libertà Era Restare
OBIETTIVI: miglioramento dello stato di salute individuale e collettivo della popolazione attraverso la partecipazione diretta dei residenti più fragili e vulnerabili anche a causa della situazione pandemica; l’aumento della risposta di servizi in relazione ai bisogni specifici e attivazione del servizio di prossimità “Microarea”; la promozione della salute pubblica attraverso laboratori e convegni.

Il progetto punta a trasformare 3 sale condominiali comuni in zona Barca in luoghi vivi, condivisi, animati, sicuri, aperti anche al territorio. L’obiettivo è creare spazi di riferimento per i vari attori di quartiere con un percorso di riavvicinamento sociale attraverso l'erogazione di attività e servizi gratuiti e mutualistici per i condomini residenti. 

Tramite il progetto si intende innescare un processo partecipativo che porti i cittadini a vivere e fruire degli spazi comuni, nell'ottica di uno sviluppo di mutualismo, fiducia e conoscenza reciproca valorizzando le competenze, le capacità e le risorse di ognuno di essi e mettendole al servizio della collettività. Si vuole impostare un progetto di filiera: i partner ed i beneficiari co-parteciperanno sia all'ideazione che alla realizzazione delle varie attività.

LUOGO: Borgo Panigale – Reno
PROPONENTE: Barca 59 
RETE: A.P.E onlus, LAIC-Lega Amministratori Immobiliari Condominiali 

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