“The future can’t be predicted, but it can be envisioned and brought lovingly into being. Systems can’t be controlled, but they can be designed and redesigned.” (Donella Meadows in “Dancing with Systems”). Abbiamo intervistato Guglielmo Apolloni, docente della prima edizione del Master in Gestione e co-produzione di processi partecipativi, comunità e reti di prossimità, all'interno del quale si è occupato di Design dei processi
Guglielmo Apolloni è designer e imprenditore Sociale. Tra Berlino, Milano e Bologna collabora come designer con diverse aziende, associazioni e comunità. Come imprenditore sociale ha co-fondato School Raising e Mitosis.
Il Master ha l’obiettivo di formare “agenti di prossimità”. Perchè è così importante, oggi, questa figura e perché è fondamentale la formazione?
“La formazione che ho deciso di portare è una formazione laboratoriale, che usa strumenti, pratiche e principi del Design. Ma è anche una formazione sperimentale, poiché li declina all’interno del Disegno di Politiche (Policy Design): un terreno già esplorato che ad oggi richiede sintesi metodologica. All’agente di prossimità ho voluto passare questa esperienza, affinché ne possa estrarre quanto le serve per disegnare, guidare e creare senso attorno ai processi di partecipazione. È importante questa figura perché vive e respira le comunità, le ascolta e parla i differenti linguaggi di ciascuna. E’ fondamentale la formazione perché permette di saper guardare il processo su diverse scale di ingrandimento, dal micro al macro, dal breve al lungo periodo, affinché le comunità possano diventare protagoniste di una storia collettiva di cambiamento”.
Perché il tuo insegnamento è importante per questa figura?
“Se la formazione in generale è importante per farsi un’idea della complessità e imparare a danzare con essa, il Design dei processi applicato al Policy Design permette di avere strumenti per navigare la complessità a partire da una intenzione di cambiamento. In queste due giornate abbiamo lavorato sugli strumenti del design che permettono di dialogare con le comunità, esplorare bisogni e capacità, priorizzare per progettare soluzioni, in una modalità che lavora sulle relazioni tra le comunità, i loro stakeholder e le persone che ne fanno parte.
Oltre a un’introduzione sulla materia del Design (dai principi ai super poteri), ho portato 3 casi studio su cui ho avuto il piacere di lavorare personalmente, in modo da permettere di visualizzare cosa significa progettare e facilitare processi”.
Se ti chiedo di sintetizzare i contenuti del tuo corso in una frase/citazione, quale sarebbe?
“The future can’t be predicted, but it can be envisioned and brought lovingly into being. Systems can’t be controlled, but they can be designed and redesigned.” Donella Meadows in “Dancing with Systems”