Online un questionario che tutte le realtà civiche della città sono chiamate a compilare entro il 20 giugno 2023 per contribuire alla mappatura in corso.
Il percorso del Patto per l’amministrazione condivisa di Bologna continua: la Fondazione per l’Innovazione Urbana, il Comune di Bologna, l’Università di Bologna e il Comitato di Impulso e Monitoraggio hanno avviato un lavoro di mappatura delle collaborazioni esistenti tra i soggetti civici di Bologna.
Tra gli impegni del nuovo Patto rientra infatti anche quello di realizzare una mappatura territoriale del tessuto sociale attivo, dell’intero ecosistema collaborativo e delle opportunità da esso generate a favore della comunità. L’obiettivo è di valorizzarne la ricchezza anche attraverso la realizzazione di un sistema strutturato di raccolta e condivisione congiunta di dati.
Al tal fine è online un questionario che tutte le realtà civiche della città sono chiamate a compilare entro il 20 giugno 2023.
La compilazione del questionario richiede circa 15-20 minuti.
Possono compilare il questionario le persone che rappresentano le realtà civiche che operano nel tessuto bolognese (non a titolo di singoli cittadini quindi ma in qualità di rappresentanti delle varie realtà).
Le informazioni raccolte contribuiranno a produrre una mappatura reticolare dei soggetti civici della nostra città e delle relazioni che intercorrono sia tra i soggetti civici sia tra questi e la pubblica amministrazione.
L’obiettivo non è solo documentare quanto esiste già sul territorio, ma anche restituire bisogni e risorse di ogni soggetto, per favorire la generazione di nuove collaborazioni e lo sviluppo di percorsi di programmazione e progettazione condivisa.
I dati saranno messi a disposizione in modo trasparente, così che possano essere utilizzati da tutti i soggetti civici della città.
Il questionario è a cura della dott.ssa Giulia Ganugi e del prof. Riccardo Prandini (Università di Bologna) che hanno già svolto una prima fase della mappatura somministrando il questionario ai soggetti civici ed enti del terzo settore che negli anni hanno collaborato con la Fondazione per l’Innovazione Urbana e il Comune di Bologna.
L’obiettivo di questa seconda fase è estendere quanto più possibile l’analisi per cogliere al meglio l’essenza delle reti sociali bolognesi.
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